Siamo stati veramente bene a pranzo oggi. Prelibati piatti e bis a quantità smoderata. Ci siamo alzati da tavola sazi a più non posso. E ci siamo buttati nel primo divano comodo che ci veniva di mano per riposare, convinti e persuasi che tutto il mondo sia nelle nostre mani.... Quanta delusione al nostro risveglio, però... mal di testa, senso di vomito, necessità di un caffè, desiderio di riprendersi e tornare al lavoro... poi torniamo a casa nostra. E la cena ci aspetta: si replica. Lo stesso protocollo. E non ci rendiamo conto che è tutta una illusione momentanea ed effimera. Il senso di appagamento carnale NON può sostituire quello spirituale. Quello resta, e non sarà nessuna brava cuoca o nessun ristorante a farci venir meno questo senso di fame spirituale. Soltanto la Parola di Dio può cibarci. Ma quando il nostro ventre è satollo noi ci dimentichiamo di Dio. Quando abbiamo quello che è necessario per la nostra sopravvivenza noi ci dimentichiamo di Dio. Quando le nostre bollette sono pagate noi ci dimentichiamo di Dio. E quando tutto sembra andare per il verso giusto noi ci dimentichiamo di Dio. Ricordati, amico mio, che noi non possiamo far nulla senza di Lui.
Pastore Gabriele
Osea 13:6 -- Quando avevano pastura, si saziavano; quand'erano sazi, il loro cuore s'inorgogliva; perciò mi dimenticarono.