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Sun, May

I ciechi e l'elefante

Riflettiamo

Un folto gruppo di ciechi desiderava capire come era fatto un elefante, e si avvicinarono ad una guida chiedendo di lasciar loro toccare il pachiderma. La guida mise il mammifero nella staccionata di attracco, e lasciò ai ciechi di avvicinarsi all'animale e toccarlo. Dopo un po di tempo che i ciechi erano vicini al pachiderma, la guida li richiamò per farli desistere e, nel contempo, chiese loro che idea si fossero fatti in merito. Il primo disse che l'elefante era simile a un grosso serpente, (era stato in contatto con la proboscide); il secondo disse invece che era come una grossa quercia, insieme ad altri tre ciechi, (avevano toccato le gambe del quadrupede); il terzo, infine, che non era nulla di così impressionante avendo una coda molto piccola... e così, via, via, ogni cieco riferì la propria impressione. L'ultimo, alla fine, prese la parola e disse ai suoi amici ciechi che si erano tutti sbagliati.

Avevano soltanto considerato un aspetto di quell'animale, e, con ciò stesso, non potevano avere una idea completa. Qualche altro cieco allora, indispettito da quella sua saccenza, chiese come fosse un elefante per lui, che, al contrario di loro non aveva nanche sfiorato l'animale. Ebbene, rispose l'ultimo cieco, io conosco perfettamente l'elefante perché, mentre voi eravate impegnati a toccarlo, io sono andato dalla guida e mi sono fatto raccontare per filo e per segno come è effettivamente questo animale...

Allo stesso modo, cari amici, anziché accontentarci di capire e sfiorare soltanto una parte della verità, andiamo alla Parola di Dio che ci guiderà in ogni cosa. La Parola di Dio è una luce sul nostro sentiero buio.

Pastore Gabriele

 

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