Storia Vera. Vi era nella lontana Africa un re, con un servitore molto fedele. Era una tribù di Boscimani. E, quel servitore, era davvero amico del re e cercava sempre di fare il suo meglio. La Legge di quello Stato prevedeva che ogni re di quella tribù venisse scelto tramite un segno del "destino", come lo chiamavano loro. Il servitore del re era un cristiano.
E, oltre che ad essere fedele al Re, era fedele a Gesù Cristo il Signore: si era convertito attraverso un missionario inviato in Africa da una organizzazione americana. Un giorno alcuni loschi individui, nel tentativo di screditare il servitore fedele del Re, misero in piedi una trappola e fecero comparire come se quel servo avesse derubato il Re del Suo anello prezioso, facendolo ritrovare nelle stanze del servitore. Il Re ne fu molto addolorato, era convinto dell'innocenza del suo servitore, ma, come la Legge prescriveva, doveva fargli tagliare l'anulare, dove cioè si indossano gli anelli. E così fu fatto. Quel servitore, nella sua stanza, piangeva e pregava Dio chiedendogli perchè avesse permesso questo. Non capiva, come noi, molto spesso non capiamo perchè ci sono ostacoli o prove nella nostra vita. Quel servitore era in crisi, la sua fede cominciò a esser messa in crisi, vedeva la sua mano moncata proprio del dito dove si porta l'anello della fede, ed era terribile: non poteva più credere a quel Dio che gli avevano annunciato che lo avrebbe protetto da ogni cosa negativa! Piangeva, piangeva, fino a che Dio, nella Sua misericordia, gli disse di aspettare e di vedere. Passarono mesi, e, dopo tempo il Re decise di fare un viaggio, una visita di cortesia, diciamo, a un altro regnante vicino il suo regno. L'unico problema è che sarebbero dovuti passare attraverso il territorio di una famigerata tribù di cannibali. Il Re si fece forza, chiamò il suo servitore e andarono insieme. Mentre erano in viaggio, furono colti dai cannibali, e furono presi. Uno dei due sarebbe dovuto essere sacrificato e mangiato. Il re, tutto tremante, guardò il suo servitore e disse al capo dei cannibali di essere un regnante e che avrebbero potuto mangiare il suo servitore,.... così fu. Quel servitore fu preso e portato dalle donne "per essere preparato", lavato, pulito e pronto.... Quel servitore in quel momento si ricordò delle parole di Dio e cominciò nuovamente a dubitare in Lui, "MA come, Dio, mi hai detto di aspettare! Io sono li li per essere mangiato. Ho servito un uomo che non ha esitato a vendermi! Dove sono le promesse che tu hai fatte?". Erano parole sacrosante, diciamo. Nessuno potrebbe mettere in discussione la precaria situazione di quel servo, come nessuno può mettere in discussione la tua precaria situazione. Ma sai cosa avvenne? Le donne, improvvisamente, uscirono fuori e chiesero udienza al grande capo della Tribù. "Capo! Capo! C'è un problema!" - " quale problema?!" .... rispose il capo dei cannibali... A questo uomo che ci hai dato per cucinarlo manca un dito! E' imperfetto e tu sai che la nostra legge prevede che mangiamo soltanto uomini senza difetto!" Il capo annuì. Avevano ragione. Suo malgrado, andò dal re ancora in prigione e gli disse che si sarebbero mangiati lui piuttosto, il servitore era imperfetto! Alla fine, il re morì, mentre il servitore ritornò a casa, senza un dito, è vero, ma con la vita risparmiata.... Appena arrivò a casa, fu accolto dai dignitari di corte, spiegò la faccenda e, miracolo dei miracoli! I dignitari gli offrirono la possibilità di diventare lui il Re: LA legge di quella tribù prevedeva che in caso di morte del Re, sarebbe divenuto Re colui che era con il Re e che aveva avuto la possibilità di restare in vita, segno che il "destino" aveva messo gli occhi su costui come nuovo Re!!!! Allo stesso modo amico o amica che leggi, devi considerare che nella tua vita vengono inviate le prove, ma non sono contro di te, sono a tuo favore. Anche se non ne capisci le ragioni, alla fine vedrai se continui ad avere fede in Lui, che ogni cosa si volgerà al meglio. La Parola di Dio dice espressamente : "ogni cosa coopera al bene di chi teme il Signore". Io dico Amen! e tu?