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Sun, May

Il nodo al fazzoletto

Riflettiamo

Una maestra stava cercando di far capire ai genitori dei suoi alunni l'importanza di stare in contatto con i propri figli e di accudirli, senza far trascorrere il giorno non avendo avuto modo di stare con loro.

Tutti gli alunni vennero interrogati e tutti, più o meno, indicavano le modalità con le quali i loro genitori facendo sentire la loro presenza a casa .... tutti tranne uno. 

Il bambino, trepidante, disse che suo padre non aveva un rapporto diretto con Lui, non lo vedeva mai se non nei giorni di festività perchè era libero dal lavoro. 

La maestra fu seriamente preoccupata da quelle parole e decise di contattare quel genitore. Il genitore rifiutò di incontrarsi con lei sostenendo che i suoi orari e il suo lavoro non glielo consentivano, e la maestra, decisa a far chiarezza nell'interesse del minore, chiese un incontro a qualsiasi ora, anche notturna. 

Il padre fissò un incontro con lei a casa del minore, e quando la maestra arrivò lui le chiese di attendere, doveva prima fare una cosa. Si eclissò per diversi minuti, e quando arrivò la maestra era davvero irritata! Non solo quell'uomo la stava costringendo a un appuntamento notturno, ma la faceva ulteriormente attendere senza nessuna giustificazione!

Appena quell'uomo si sedette di fronte la maestra sbottò dicendo che nell'interesse del minore il padre doveva sempre cercare di avere un rapporto con il proprio figlio. E poichè questo mancava, lei si sarebbe rivolta all'assistente sociale...

Il Padre senza scomporsi replicò dolcemente che lui purtroppo, suo malgrado, lavorava in modo precario ed era costretto a dei turni incredibili e assolutamente fuori dal normale, ma che dovendo sopperire alle necessità della casa e quindi del figlio, non poteva esimersi da quel tipo di impegno. Aveav tentato nel passato di liberarsi ma gli era stato riferito che lo avrebbero licenziato.

La maestra in qualche modo fu costretta ad incassare il colpo e dovette suo malgrado ricomporre la sua ira conoscendo bene il periodo di grave crisi che il Paese stava attraversando e che molti sfruttavano la gente costringendola a cose incredibili. Però, concluse la maestra  

"Questo non giustifica la sua assenza dal figlio e il fatto che maleducatamente mi ha fatto ulteriormente aspettare!!!!"

Il padre si raccolse in lacrime e replicò: "io non posso parlare con mio figlio cara maestra perchè quando arrivo a casa lui già dorme. Ma appena metto piede in casa, il mio primo pensiero è per Lui. Gli vado vicino vicino, me lo accarezzo e bacio nel sonno, raccontandogli una bella storia, e poi gli faccio un nodo nel lenzuolo. Lui lo sa, che appena vede il nodo l'indomani mattina, capisce che io sono stato vicino a lui". 

"Mi scusi se l'ho fatto aspettare maestra, ma mio figlio viene prima di Lei e delle sue giuste azioni,..."

Quella maestra rimase stupita e se ne ritornò a casa piangendo.

Quel bimbo era fortunato, forse non vedeva suo padre ma poteva avere sempre la prova della Sua presenza nella propria vita. Poteva sempre considerarsi abbracciato e riempito di calore.

Allo stesso modo, amici cari che leggete, Dio molto spesso viene vicino a voi delicatamente, ma ogni volta fa sempre un nodo nella nostra vita per farci comprendere la Sua presenza vicino a noi.

Dio vi benedica

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